Diario di bordo ai tempi del COVID

Diario di bordo ai tempi del COVID
EroticFeel 15/05/2020

Giorno 1 - Nuova normalità

Ahhhh, non sto in me dalla gioia! È vero che ho ancora molti dubbi, e che dopo la comparsa del Presidente del Consiglio di Ministri per spiegare le fasi della ripartenza scaglionata, ho letto attentamente ogni giornale, come un matto in cerca di quello che mi interessa davvero, ma non mi è ancora chiaro quale sia la fase delle chiavate. Ma vediamo, tanti diagrammi, tante statistiche e tante storie per spiegare alle persone quando potranno spostarsi per andare in negozi e in bar... e… nessuno pensa di chiedere che posto occupa il sesso nella "nuova normalità"? Ma dai!! Visto che per il momento l’intimità non sembra fare parte delle fasi previste, mi sa che la soluzione sia chiara. Sarà una rinascita perfetta. Dopo due mesi di masturbazione nella più stretta intimità, ora ho voglia di una bella scopata all’aperto. Immagino già le strade piene di coppie, di piccole orge (non più di quattro persone, per sicurezza), donne e uomini provvisti di mascherine igieniche e guanti di lattice, persone che palpeggiano, carezzano, sfiorano e si riconciliano con il piacere del tatto, con le sensazioni procurate dal contatto con un altro corpo... Niente baci, naturalmente, ma quello non è così strano, l’abbiamo già visto nel film “Pretty Woman”.

Sono quasi pronto, è vero che in queste settimane ho perso un po’ di colore e anche un po’ di peso. Ho visto come gli altri hanno dedicato il loro tempo a ingrossare con le torte, il pane e persino i panettoni fatti in casa, mentre io sono stato impegnato in altre vicende... Non ho neanche risparmiato un cazzo, i soldi che non ho speso per comprare il lievito (un articolo che è diventato un bene di prima necessità, come la carta igienica), li ho investiti in lubrificante e posso dire che, senz’altro, la masturbazione è molto migliore grazie a questo prodotto. Quando ero un adolescente, utilizzava la crema idratante di mia madre ma... non è la stessa cosa, affatto. Sempre finiva per formare una massa biancastra e appiccicosa, dal profumo della Nivea, che mi tradiva e rivelava quello che avevo appena fatto.

Mi guardo allo specchio, non avevo i capelli così lunghi da quando ero ragazzo e volevo imitare Nick Carter, sì, certo, abbiamo tutti un passato. Barba e occhiaie sotto gli occhi (lo stimolatore o massaggiatore prostatico Hugo e io abbiamo vissuto tante notti di insonnia ed estasi), ora sono a metà strada tra un programmatore e un tossico degli anni ‘80, ed è vero, la tuta da ginnastica non aiuta troppo, è ora di tornare ai jeans. Sono nervoso, “puoi sempre ritornare a casa con il tuo arsenale erotico, tranquillo, rilassati” mi dico per calmarmi, “l’hai già fatto prima, non è qualcosa di nuovo”. Dev’essere così che Arthur Dent (protagonista di “Guida galattica per gli autostoppisti”) si è sentito..., anche se sono passati molti anni da quando ho letto quel libro e non me lo ricordo molto bene…, forse potrei lasciare perdere l’idea di uscire di casa e rileggerlo...? No! Penso a Hugo, sono spaventato, adesso non sarei in grado di usare nemmeno una sonda uretrale, cosa c'è che non va in me? Ripasso il materiale essenziale: guanti, mascherina, gel idroalcolico e un boxer pulito (per il momento). Il giorno "D" è arrivato, me ne vado in strada.

 

 

Settimana 4

Ho cominciato a vedere volti sullo stucco delle pareti e ogni volta che faccio un pisolino mi sogno il momento di bere una birra e abbracciare quello del bar sotto casa mia, quanto poco apprezziamo i camerieri quando li vediamo ogni giorno! Ho anche scoperto che ci sono tanti programmi su omicidi (coppie assassine, donne assassine, vicini assassini, bambini assassini, l'assassino della porta accanto…) e ho spostato la cassettiera per bloccare la porta d’ingresso, casomai... Mi sono spaventato un po’ quando hanno suonato il campanello per consegnarmi un nuovo pacco e ho fatto aspettare il fattorino mentre spostavo di nuovo il mobile e controllavo attraverso lo spioncino che lui non portava armi.   Ma nonostante lo spavento, ne è valsa la pena. Dopo averci pensato per un bel po’, ho deciso di rischiare, se il mondo stesse per crollare e io non avessi avuto uno di quegli orgasmi di cui parlano tutti, non mi perdonerei mai. Ho bloccato di nuovo la porta e ho disimballato il mio Lelo Hugo, un massaggiatore prostatico telecomandato. Agitazione, sudori, eccitazione, desiderio e infine un'esplosione di piacere che mi ha lasciato assolutamente sopraffatto e sbalordito. Mi sono addormentato come un bambino, senza incubi o altro.   

 

 

Settimana 3

Mentre arieggiavo la stanza (perché una cosa è essere in confinamento e seguire la quarantena e un'altra molto diversa creare nuovi organismi in casa mia) ho guardato fuori dalla finestra e ho visto il padre dei gemelli dall'altra parte della strada che guardava giù, come se volesse saltare dal balcone. Siccome ho deciso di provare qualcosa di nuovo ogni giorno, ho pulito il retro del frigorifero (un vero e proprio ecosistema) e ho deciso di “assaggiare” l'ovetto masturbatore Tenga che ho appena ricevuto. Quando ero pronto a usarlo, le note dell'Inno di Mameli hanno cominciato a suonare a più non posso, il che mi è sembrato un buon auspicio. Vediamo, la mia recensione, al primo contatto, la texture mi ha ricordato un po’ “l’alga pazza che strumpallazza” con cui giocavo da bambino, ma quando Pino Daniele ha smesso di cantare “Napul’è” e Jimmy Fontana non ha più intonato “Il mondo”, in quel momento di calma, tutto è diventato molto più interessante ed eccitante. Ricordate la scena di “American Pie” in cui il ragazzo se la gode con la torta di mele? Se lui avesse avuto uno di questi giocattoli meravigliosi, senz’altro, avrebbe rispettato le regole (non si gioca con il cibo!). È stato fantastico. La parte brutta? Cercando di riutilizzarlo, l'ho rovinato. Ma non importa, domani ne ordinerò una mezza dozzina.

 

 

Settimana 2

Sono uscito a comprare il pane e mi sono sentito come Will Smith nel film “Io sono leggenda”. Torno a casa e nell’atrio, incontro un vicino che non avevo mai visto fino all'inizio della quarantena. Trascina disperatamente un piccolo carlino che non capisce perché deve andare in giro così tanto, se quello che piace a lui è strusciare il sedere a terra, specialmente sul tappeto del soggiorno, e addormentarsi.   Non appena arrivo a casa, suona il campanello. Mi coglie di sorpresa e mi spaventa, ma per fortuna non si tratta della Grande Mietitrice, è il fattorino, che mi consegna il masturbatore Satisfyer Men Heat che ho ordinato ieri. Dopo aver letto migliaia di recensioni e commenti sui migliori sex toys, ho maledetto la mia mancanza di clitoride e ho deciso di acquistare la cosa più vicina a un succhia clitoride che ho trovato in catalogo. Io, che la massima innovazione che avevo fatto in termini di masturbazione, è stata quella volta che mi sono masturbato con la mano addormentata per provare quello che i miei amici chiamano “la sindrome della mano estranea”, posso solo dire una cosa (va beh, due): meraviglioso, divino. Questo mio nuovo giocattolo mi farà andare avanti per qualche giorno, sono sicuro perché oggi ho solo provato due delle sue 70 modalità di vibrazione. La settimana è promettente.  

 

 

Settimana 1

Maledetti voi, “smielati” e “leziosi” che popolate il mondo. Sono stato rinchiuso a casa per una settimana, approfittando del tempo? Direi di no, ma vediamo le mie attività: Dormire, guardare Netflix, iniziare (cinquantasei volte) quel libro che ho giurato di leggere quando ne avesse il tempo, aprire il frigorifero e chiuderlo, pensare: e se ne approfittassi per fare un po’ di pulizia a casa? Scartare l’idea, (ci sarà il tempo per farlo), guardare il cellulare (da quando ho smesso di aprire l’app, ci sono già 273 messaggi WhatsApp accumulati), cercare su YouTube “come praticare yoga a casa” (pessima idea, ho uno strappo alla schiena e non posso andare al pronto soccorso), aprire e chiudere il frigo, cercare su YouTube “come imparare a suonare la chitarra” (pessima idea, non ho una chitarra), metterci mezz'ora per decidere se prendere o meno l’ibuprofene per mitigare il dolore alla schiena (ho ricevuto un messaggio WhatsApp che prevede la mia morte se lo faccio), aprire e chiudere il frigorifero, illudermi pensando ai soldi che risparmierò visto che non posso uscire di casa (ingenuo…ho persino uno scopino del water nel mio carrello di Amazon…), e riprendere a praticare la masturbazione per battere il mio record di quando ero al liceo. E poi, dopo tutto questo, faccio qualcosa che avevo giurato di non fare e apro Facebook. E sì, amici, eccovi tutti voi, con le vostre frasi di incoraggiamento, i vostri video motivazionali e le vostre foto della quarantena, come se tutti voi foste il Conte di Montecristo.

Basta. Mi laverò le mani (lo dicono in TV, anche questo è un atto eroico oggigiorno) e me la godrò alla grande. Quanto manca per poter uscire? Due, tre, quattro settimane? Un sacco di tempo per guardare la saga completa di Star Wars e diventare il nuovo Michael Douglas del sesso.

 

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