Al via i Giochi Olimpici più strani della storia

Al via i Giochi Olimpici più strani della storia
Sara Martínez 26/07/2021

Sembrava impossibile, ma il momento è giunto. I milioni di spettatori hanno trattenuto il respiro per alcuni secondi, fino a quando la freccia che l’arciere LELO Soraya 2 ha scoccato dal centro dello stadio “Sodoma e Gomorra” ha colpito il centro del braciere olimpico. Così, sono stati inaugurati i primi Giochi Olimpici post-pandemia, tra risate nervose e gemiti entusiastici. La scelta di Soraya, all’inizio messa in discussione dai sostenitori di LELO Hugo, si è rivelata perfetta; se lo sportivo Hugo fosse stato scelto, i dubbi su una possibile frode per uso improprio del telecomando avrebbero gettato un’ombra sulla cerimonia. La grande Cicciolina, che ha tenuto il discorso di apertura nelle quattro lingue ufficiali delle Olimpiadi - gutturale, francese, greco e lascivo - ha ringraziato gli eroi moderni, i sex toys, per le loro buone azioni e il loro buon lavoro in questi tempi difficili. E con frasi cariche di enfasi, ha sostenuto e incoraggiato l’unione dei popoli e dei corpi, sottolineando l’importanza del sesso in questi tempi (Charles Pierce ne aveva già enfatizzato l’importanza tanti anni fa: “Il sesso è come il bridge: se non hai un buon partner, meglio che tu abbia una buona mano”).

Ma torniamo al dunque, dopo un toccante rullo di tamburi, più di 200 cannoni hanno sparato preservativi e prodotti di merchandising della simpatica mascotte ufficiale, Mortimer, sulla folla festante che guardava con entusiasmo l’inizio della Parata delle Bandiere. Una volta chiarito lo scandalo sollevato dal possibile doping per “una sensazione di fellatio impossibile da ottenere senza steroidi” (nelle parole del Comitato Orgasmico Internazionale), PDX Elite Moto Bator è stato finalmente uno dei due portabandiera degli USA. “Solo perché alcuni devono ricorrere a sostanze illegali per ottenere risultati ottimali non si deve dare per scontato che altri non abbiano la capacità di raggiungere il loro scopo senza altro aiuto che un buon lubrificante intimo”, ha detto il Comitato Orgasmico Statunitense sulla scia della controversia. Ad accompagnare il portabandiera americano c’era il King Cock nero di 36 centimetri, con il suo glande in piedi contro il razzismo. L’eccitazione era palpabile. Lunga vita al Black Power!

A rappresentare il Giappone c’era Tenga Egg, che sembrava aver messo su qualche chilo da quando gli era stato assegnato il primo 10 nella storia dei giochi, un voto mai previsto per una prodezza acrobatica perfetta, così perfetta che i giudici non avevano saputo neanche come segnare il suo punteggio sui tabelloni. E, come non poteva essere altrimenti, lo stadio intero si è messo in piedi non appena il Jesse Owens dei sex toys è apparso. Tutti volevano vedere la leggenda, il semi-dio tedesco Satisfyer Pro 2 Vibration, che aveva già aggiunto quattro medaglie d’oro al suo palmarès ed era, ancora una volta, il favorito nella gara dei 100 metri.

D’altra parte, la Spagna ha avuto, per la prima volta, due portabandiera: Secret Play e Bijoux Indiscrets. Il lubrificante effetto vibrazione della Secret Play e lo stimolatore clitorideo Bijoux Twenty One hanno messo in scena la fusione perfetta, senz’altro, gli spettatori dovranno tenere d’occhio questa coppia, che punta alla gloria nella modalità di pattinaggio di figura. Proprio dietro di loro camminava orgoglioso il canadese We-Vibe Chorus, che, anche a questi giochi, intende vincere l’oro nel nuoto sincronizzato.

A chiudere la Parata delle Bandiere c’erano l’atleta svedese LELO Tor 2 (che gareggia nella maratona per la prima volta e spera di migliorare il record finora imbattuto, stabilito anni fa dal lubrificante ritardante Pjur Superhero) e il triatleta connazionale LELO Enigma, in ottima forma fisica.

“Che lo spirito olimpico che abbracciamo oggi ci pervada per sempre: citius, altius, fortius”, ha salutato Cicciolina. Amen.

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